Beata Maria Anna Sala

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L'Istituto delle Suore "Marcelline" fu fondato a Vimercate nel 1838 dal Beato Luigi Biraghi (1801-1879), uomo di vasta cultura e profonda pietà, professore e direttore spirituale nel Seminario Maggiore di Milano, dottore dell'Ambrosiana.
Esso sorse con lo scopo di formare la donna con una cultura adeguata e con conoscenze teologiche, affinchè potesse portare la saldezza della fede nella società dell'epoca, colta e operosa, ma turbata da pericolose nuove ideologie.
L'Istituto prese il nome da s. Marcellina educatrice dei santi fratelli Satiro e Ambrogio e per la chiarezza e la novità dei metodi, la fermezza delle virtù delle prime suore, esso fiorì in modo eccezionale.
E a questo Istituto aderì Maria Anna Sala, la quale nata il 21 aprile 1829 a Brivio (Lecco) era stata messa, verso gli undici anni a studiare in collegio a Vimercate presso il nascente Istituto delle "Marcelline" e affidata per la sua formazione culturale e spirituale a Madre Videmari fedele collaboratrice del fondatore.
Nel 1846 conseguita la patente di I° grado tornò in famiglia dove profuse tutta la sua bontà consolatrice specie nella malattia della madre e nella rovina finanziaria del padre, nel contempo operando nell'apostolato fra i fanciulli, i sofferenti e i bisognosi della parrocchia.
E quando sentì la chiamata di Dio ad una vita più consacrata e dedita alla scuola, ella come già detto, scelse le "Marcelline", rivolgendosi per essere accolta come postulante nel 1848, allo stesso fondatore padre Biraghi.
La sua indole si adattò perfettamente alla regola dell'Istituto che richiedeva una vita mista di intensa vita interiore e una spiccata azione apostolica ed educativa fra le alunne; nel 1852 pronunziò i voti perpetui, in quella che fu la prima professione pubblica delle Marcelline.
Svolse la sua attività come insegnante di scuola elementare e di musica nel Collegio di Cernusco sul Naviglio e poi nelle Case di Milano e Genova. Ebbe il merito di essere chiamata la "Regola vivente" e tra le alunne "la madre delle anime".
Altra tappa della sua luminosa vita fu l'assistenza nel 1859 ai feriti della guerra d'Indipendenza, nell'ospedale militare di S. Luca; dopo nove anni d'insegnamento a Genova fu trasferita a Milano come insegnante dei corsi superiori e assistente della Madre Videmari.
Fu tormentata nel fisico da un doloroso carcinoma al collo che pur non facendola rallentare la sua intensa attività, la porterà alla morte il 24 novembre 1891 fra il compianto di tutti e circondata di fama di santità.
Il cardinale arcivescovo di Milano Beato Schuster, nel 1931 aprì il processo informativo sulle sue virtù; il processo apostolico si svolse dal 1962 al 1964.
È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 26 ottobre 1980.

Autore: Antonio Borrelli

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PREGHIERA

Signore Dio, Trinità santissima, che nella infinita tua misericordia ti compiacesti di insignire di doni eletti la Beata Maria Anna Sala, umilmente ti supplico affinchè, se ciò è conforme alla tua gloria, tu voglia farmi conoscere quanto Ella ti sia cara, concedendomi per sua intercessione la grazia che ora ti domando.

(breve pausa di preghiera personale, poi:)
Padre nostro, Ave Maria, Gloria.
Cuore di Gesù, confido in te.
(Con approvazione ecclesiastica)

PREGHIERA ALLA BEATA MARIA ANNA SALA

O Beata Maria Anna,
tu hai vissuto in questo nostro paese, hai camminato per queste nostre vie, sei entrata in questa chiesa da bambina, da ragazza, da adolescente e da giovane; tu hai conosciuto le esperienze di ogni giorno, le gioie e le difficoltà della gente del nostro paese, delle famiglie, delle giovani…, prega per la situazione del mondo presente.
Comprendi, Beata Maria Anna, la fatica del nostro andare verso Dio, il desiderio che abbiamo di una società più giusta, della vita vera nella quale regnino i valori che hai proclamato nella tua esistenza.
Guarda ai nostri educatori: i Genitori, i Sacerdoti, le Suore, i Catechisti e gli Animatori. Proteggi il loro sforzo educativo verso di noi, che tante volte siamo sopraffatti da timori e da paure di non farcela ad essere buoni cristiani.
Aiutaci a scoprire la nostra vocazione, a rispondere con prontezza e con generosità a Dio che chiama anche oggi alla Vita consacrata.
Ottienici da Dio, per l'amore che ti porta e per l'amore che Tu porti a noi, che il nostro cuore si riempia di speranza e che noi possiamo dedicarci con coraggio ed entusiasmo a crescere nella santità, camminando per la via lungo la quale hai camminato tu, superando le spine e i sacrifici.
Fa' che contempliamo con te il volto di Dio, quel volto che ci ripagherà di ogni dolore e di ogni nostra sofferenza. Amen!
(variazione sulla Preghiera del Card. Carlo Maria Martini, Brivio, 23.11.1980)